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Carl Rogers
La Terapia Centrata sul Cliente
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La Terapia Centrata sul Cliente è un approccio terapeutico fondato da Carl Rogers, collocabile all'interno delle più grandi categorie della Psicologia Umanistica e Psicologia Esistenziale, i cui maggiori esponenti, oltre allo stesso Rogers sono Rollo May, Gordon Allport, Abraham Maslow.
Fra gli assunti fondamentali che costituiscono la visione della natura umana di questa terapia, vi è quello che riguarda la tendenza innata di ogni persona ad operare nella direzione di una sempre maggiore crescita e sviluppo: la cosiddetta tendenza attualizzate. In condizioni favorevoli, secondo Rogers, ogni organismo sarebbe orientato ad operare verso l'espansione e l'arricchimento, verso l'attualizzazione delle proprie possibilità.
Tuttavia, come molto spesso capita, un ambiente non favorevole può creare condizioni che ostacolano tale spinta, impedendo alla persona di progredire nel suo personale percorso di crescita, e facilitando l'insorgere di sintomi e patologie, i quali, tuttavia, sono considerati da Carl Rogers come il miglior modo di stare al mondo di quella persona e non come mere etichette diagnostiche e, quindi, ricoprono un grande significato per la persona specifica. Da ciò ne deriva che il lavoro in terapia non verterà sull'abbattimento delle difese dell'individuo, ma sulla loro comprensione, avviando un processo che restituisca un senso alla loro esistenza, facilitando man mano la persona ad abbandonarle, qualora sia pronta e conosca nuove modalità di stare al mondo.  
Il processo della terapia prevede, quindi, in tale ottica, un recupero della tendenza attualizzante dell'individuo, il  cliente, facilitandolo in una direzione di crescita che, pian piano, sostituisca la rigidità con la flessibilità, la dipendenza con l'autonomia, la staticità con il fluire naturale delle emozioni, sentimenti e vissuti dentro di sé, il rifiuto con l'accettazione di sé. 
Tutto questo è reso possibile da alcune caratteristiche del Terapeuta Centrato sul Cliente, elementi fondamentali affinché il processo di crescita del cliente possa essere avviato. Tali condizioni necessarie sono principalmente tre: 
  • l'empatia
  • l'accettazione positiva incondizionata
  • la congruenza.
L'empatia è quella condizione che permette al terapeuta di sentire il mondo personale del cliente "come se" fosse suo, senza perdere mai la qualità del "come se"; il terapeuta, quindi, è in grado di comprendere i sentimenti del cliente, momento per momento, di sentire tali vissuti e le loro coloriture.​
L'accettazione positiva incondizionata implica la capacità del terapeuta di accogliere tutte le sfaccettature della personalità del cliente, anche quelle che quest'ultimo considera come "negative", non degne di  considerazione positiva, incoerenti,"cattive". Ciò vuol dire restituire dignità all'essere umano in ogni sua sfaccettatura.
La congruenza, infine, implica che il terapeuta sia se stesso per come egli realmente è all'interno della relazione terapeutica. Egli, quindi, ha la capacità di sentire ciò che prova ogni istante nel corso del colloquio, utilizzando anche, a volte, tale materiale per il benessere e il progredire del processo terapeutico. Il terapeuta, fondamentalmente, benché centrato sul cliente, non perde di vista se stesso, e non si perde nel cliente. Egli è persona, tanto quanto lo è quella che gli siede di fronte.
Questi elementi, insieme, contribuiscono a forgiare quello che è lo strumento principale e più potente di lavoro del terapeuta centrato sul cliente: la relazione. 
La persona che evolve verso un maggiore benessere acquisisce una sempre maggiore fiducia nel proprio organismo (piuttosto che una dipendenza nella figura del terapeuta o chi per lui), si apre sempre più alla propria esperienza, avendo sempre più dati a propria disposizione nella valutazione dei comportamenti da mettere in atto e delle scelte da fare, è quindi fiducioso di operare in maniera congruente al proprio sentire. Ripristinato il processo auto-attualizzante della persona, la direzione non può che essere quella verso la cosiddetta "vita piena".
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